Alà Dei Sardi: Santuario Nuragico Sos Nuratòlos

Si saliva su, poco sotto la cima del monte Senalonga, a quota mille metri, come si continua a fare oggi, in un luogo qualche centinaia di metri piu’ in basso per San Francesco. Si andava per culto, per cerimonie, per riti purificatori, per riunirsi. Un percorso molto agevole, portava sotto la cima. Ci si vestiva a festa, forse, il tutto accompagnato da suoni e canti, che ancora pare si odano in quelle alture, mentre i profumi delle erbe autoctone ci inebriano di vita vissuta.

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E’ facile immaginare com’era questo Santuario 4000 anni fa: stupendo, come ci appare tutt’ora, per non parlare del panorama che spazia in vaste ed immense pianure. Se quelle pietre potessero raccontarci, ci narrerebbero di quanta allegria e felicità regnava lassù, a due passi dal cielo. Sibille ornate di fiori davano responsi e vaticini ai fedeli. L’officiante celebrava riti, mentre il Santuario era gremito di fedeli. Forse come ancora oggi ad Alà dei Sardi si festeggia il 4 ottobre la festa del fraticello di Assisi. Forse non è cambiato nulla, forse allora come oggi si offriva da mangiare a tutti, si banchettava, si ballava, si gioiva, si stava assieme, tutti erano ben accetti come ai nostri giorni. In nome di un Santo oggi, in nome di un Dio nuragico allora. Il Santuario Nuragico di Nurattolos è unico nel suo genere, infatti si trova a 1000 metri di altezza. Un viottolo composto da gradoni ci porta per primo alla fonte sacra, nella quale è presente ancora la polla d’acqua; poi le capanne ed infine un tempio a megaron. Nel sito sono presenti numerosi “sedili” all’interno delle capanne e questo ci fa pensare ad un luogo frequentatissimo. Ci sono anche dei gradini originali, alcuni li troviamo accanto ad un mega masso. Credo che ci fossero, un tempo, dei veri percorsi da seguire con tanto di stradine e gradini. Se volete ritrovare la pace dei sensi, mentre i vostri occhi si beano di questo speciale panorama mozzafiato e se volete sentirvi catapultati in un altra epoca ecco il sito che fa per voi: merita e conserva immutato tutto il suo fascino originario e primordiale.

All Rights Reserved © 2016 – Testo: Piera Farina-Sechi

All Rights Reserved © 2016 – Foto Bruno Sini – Piera Farina-Sechi

 

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