Uno degli esempi più suggestivi e misteriosi di Cart Ruts (Solchi Creati dai Carri) in Sardegna si trova, sicuramente, nel sito archeologico di “Su Crocifissu Mannu” in territorio di Porto Torres. Conosciute anche come Cart Tracks (Tracce di Carro), sono delle canalette scavate nella dura roccia, con un interasse (o passo) che va, a seconda della località, da 100 a 150 centimetri e con una profondità che oscilla da pochi millimetri a oltre 50 centimetri.
Su Crucifissu Mannu è una vasta area archeologica che ospita una grossa necropoli ipogeica con 22 tombe a domus de janas; All’interno di una di queste domus (appartenente al settimo gruppo) sono presenti due protomi taurine di ottima fattura e di ineguagliabile eleganza. In tale area archeologica sono presenti , un po’ ovunque, dei solchi a profondità variabile scavati sulla nuda roccia. Alcuni di questi solchi risultano appena visibili, altri sono ben delinaeati ed altri ancora hanno una profondità spaventosa, di 30, 40 centimetri ed oltre.
Questi solchi hanno delle costanti caratteristiche:
Appaiono sempre appaiati, perfettamente paralleli e dalle forme nette e precise. In alcuni casi una coppia va a convergere con un’altra coppia creando una sorta di scambio ferroviario, cosa che non fa altro che accrescere il mistero che avvolge queste strane strutture.
Simili incavi si trovano anche in altre necropoli a domus de janas sarde (Pranu Efis a Pimentel, Is Forrus a Villa Sant’Antonio, Sas Concas a Padria).
In Sardegna vengono segnalate cart ruts anche nel sito di Corongiu, frazione di Iglesias. (segnalazione di Elisa Palmas ) e “nella zona Marina di San Vero Milis e precisamente vicino alla Torre Su Scai de Sabi. Probabilmente sono stati i carri che appunto trasportavano il sale prodotto nella zona. I romani sicuramente avevano migliorato le tecniche di lavorazione, incrementando notevolmente la produzione, per cui c’era un notevole passaggio di mezzi che ha prodotto questi solchi sulla pietra di arenaria.”(segnalazione di Salvatore Cadeddu ) . Giulio Lucchetta Addis ci segnala: “Mi sembra di aver visto solchi simili presso il Castello di San Michele a Cagliari” mentre Gabriele Orsini aggiunge: “ io ricordo di averle viste pure sul sentiero verso Fanaris, può essere?“
Secondo Gregory Tiki Viracocha “le cart ruts non sono incise sulla roccia ma si sono formate quando il terreno era ancora morbido; in seguito, con il diminuire della temperatura, si sarebbero pietrificate. Un processo simile a quello delle orme di dinosauro che si trovano “Impresse” in certe rocce in varie parti del mondo; per esempio: Petrified dinosaurs footprints, Sana’a, Yemen. .”.
Il parere di Charles Grassi, almeno per ciò che concerne le cart ruts di su Crucifissu Mannu, è lapidario: ” Basterebbe aprire gli occhi sui basolati di migliaia di km di strade urbane ed extraurbane di età romana (ad esempio Pompei dove sono chiarissime !)…
Vorrei vedere dimostrazioni di una escavazione preistorica a Su Crucifissu Mannu dove questa tipologia di elementi passa proprio sopra quelle che allora erano le volte delle Domus de Janas…“
e prosegue: ” Soprattutto l’escavazione era già stata avviata … Senza contare che non è affatto casuale che l’azione di cava di età storiche abbia lasciato evidentissime tracce in molte necropoli preistoriche fino alla totale distruzione di molte delle tombe”
” … Comunque io ragiono sempre in base allo specifico contesto e per quanto riguarda Porto Torres non possono essere contemporanee alle domus di Su Crucifissu Mannu visto che tagliano proprio le tombe… Considerate alcune osservazioni anche relative alla direzione (sono dirette verso Turris Libisonis) e seguono più o meno il tracciato dell’acquedotto di età romana e non sono frutto di una escavazione preordinata quelle delle quali parlo non sono preistoriche… Poi in altri casi si vede di volta in volta 
😉“
Filippo Conconi aggiunge: “Moltissime domus sono state distrutte durante attività estrattive nel corso dei secoli, sopratutto le anticamere d’accesso, data la relativa facilità di scavo dovuta agli esigui spessori della volta.”.
e Claudio Orrù precisa: ” In questo caso proprio lì (a su Crucifissu Mannu n.d.r.) ci sono anche i resti della cava“.
A parere di Giorgio Valdes ” le cart ruts erano legate a qualche culto. Difficile pensare a strade con solchi tracciati da carri, proprio perchè a Pranu Efis, nel caso specifico, le domus sono comprese in un piccolo rilevato roccioso che sbuca dal pianoro. Non si comprenderebbe perchè i nostri antenati non potessero aggirarlo e preferissero invece complicarsi la vita”
Nurnet – La Rete Dei Nuraghi sostiene: “e se erano state scavate per questo tipo di carretto? Ora, questo è un carretto nuragico in bronzo, in miniatura. E’ stato trovato, quasi due secoli fa, da Alberto Della Marmora ad Oschiri, presso il Nuraghe Lunghenia; sicuramente era un giocattolo per bambini, ma immaginiamolo in altre dimensioni”
Filippo Conconi ribatte: ” Ok il carro, ma siamo sicuri che nell’età del bronzo si conoscesse la cerchiatura delle ruote? A me sembra strano. Lo dico perché per scavare quei solchi l’andirivieni di carri sarebbe dovuto durare secoli e le ruote per creare quell’erosione sarebbero dovute essere cerchiate con il metallo. Legno su pietra non potrebbe mai creare quel tipo di erosione. Ecco perché, secondo me, quei solchi sono di età romana e medioevale.“
Nurnet – La Rete Dei Nuraghi controbatte con una immagine di un bronzetto trovato a Serri, nei pressi del santuario di Santa Vittoria, raffigurante un carro Nuragico.
Vedi i post già pubblicati su Pieragica:
Cart Ruts in Sardegna – L’Esempio di Villa Sant’Antonio (OR)
Cart Ruts in Sardegna – L’Esempio di Pranu Efis a Pimentel
Cart Ruts in Sardegna – L’Esempio di Padria – Sas Concas
e su Nurnet
PIMENTEL, PRANU EFIS: CART RUTS
Per approfondire:
Automobile roads (cart ruts) of the Neogene time in Central Turkey
“Cart Ruts”: The Mystery of the Prehistoric “Railway of Stone” in Malta.
INIZIANDI AL MARE Le cart ruts secondo Frera
All Rights Reserved © 2017 – Testo: Bruno Sini
All Rights Reserved © 2014 – Foto: Bruno Sini (esclusi i due carri nuragici)
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